La robotica e le IA, dai film alla realtà

La robotica

Sono sicuramente centinaia i film che trattano questo argomento, metà di questi vedono il mondo reso schiavo da questi robot, l’altra metà vede invece l’uomo e la macchina collaborare per rendere il mondo un posto migliore. Ma quanto è lontana questa possibilità? Esistono robot in grado di dialogare con un essere umano? E soprattutto, potrebbero un giorno sopraffarci?

Ma che così è di fatto un robot?

È giusto specificare intanto che con robot intendiamo una macchina che sia in grado di svolgere autonomamente o parzialmente un lavoro o azione al posto di un essere umano. È un robot quindi il vostro frullatore, gran parte dei sistemi automatizzati delle aziende, i droni e così via. L’essere o no antropomorfizzati non cambia le cose. Ma ovviamente le cose cambiano se diamo loro la capacità di pensare e di ragionare, cioè dotarle di intelligenza artificiale. Attualmente esistono IA in grado di dialogare con esseri umani, basti pensare ai vari assistenti virtuali disponibili sul mercato oggi. Non possono sicuramente sostenere una conversazione normale, ma è possibile fare domande e ricevere risposte di senso compiuto. Un esempio che posso portarvi è quello dell’androide sociale Sophia, un robot che oltre a dialogare con una persona riesce a emulare le più comuni smorfie e movimenti facciali umani. Sviluppata da una società di Hong Kong la Hanson Robotics Limited. Può riprodurre più di 60 espressioni facciali ed è stata sottoposta a numerose interviste. Bastano davvero pochi minuti sul web per reperire una sua intervista filmata e constatare con i propri occhi come potrebbe essere in futuro dialogare con una macchina. Inoltre nel 2017 le è stata data la cittadinanza saudita, facendo di lei quindi il primo androide al mondo ad avere una cittadinanza.

Discussioni filosofiche molto intricate

Questo tipo di argomento genera discussioni filosofiche molto intricate, quindi non entrerò nei dettagli. Ma per come la vedo io la capacità innata dell’istinto appartenente a tutti gli animali, uomo compreso, non potrà mai essere sviluppata o ricreata da una macchina. La percezione che abbiamo del mondo, la consapevolezza che un giorno tutto potrebbe finire, ci permette una visione diversa, più complessa di quello che potrebbe “vedere” o “percepire” una macchina.