Data driven, l’importanza nelle aziende moderne

Data driven

Come può un’azienda scegliere il percorso da seguire nel mercato? Come fanno alcune aziende a sapere prima di altre che un determinato prodotto avrà un aumento delle vendite? O più semplicemente come fanno a capire i gusti e le abitudini dei propri clienti riuscendo così a creare pubblicità mirate?

Esistono due risposte a queste domande

La prima, almeno la mia risposta personale, è che certe scelte vengono prese da esperti del mercato, manager d’azienda con molta esperienza che certe volte riescono a prevedere l’andamento del mercato. Ma questo metodo è un po’ come giocare d’azzardo, per quanto tu possa essere bravo, l’imprevisto sarà sempre dietro l’angolo. L’altra risposta è: le aziende hanno iniziato a costruirsi una cultura Data driven. Per poterla ben definire partiamo dalla sua traduzione in italiano, essa infatti sarebbe “guidato dai dati” e indica appunto la cultura che un’azienda dovrebbe formare per prendere decisioni basate su quanto quei dati possano riferire.

È ormai una cultura adottata da gran parte delle grosse aziende e multinazionali, ma non significa che non possa avere applicazioni anche nelle piccole e medie imprese. Ma da dove bisogna partire? Per prima cosa vanno ricercati gli strumenti adatti. Parliamo di strumenti in grado di recepire questi dati, eliminare quelli non adatti alla ricerca, interpretarli e confrontarli con i dati provenienti da altre fonti e infine fornire le informazioni che servono. Detto così sembra davvero facile, ma di quali strumenti stiamo parlando? Ma parliamo ovviamente di piattaforme software, di algoritmi che sfruttano l’apprendimento automatico (machine learning). Adesso che sappiamo grossomodo il come fare, ci serve la materia prima.

Questi dati dove li trovo?

È più semplice di quanto si creda, le persone affidano molti dati personali ritenuti irrilevanti a migliaia di siti internet, soprattutto social network e siti di riproduzione video. Ad esempio, postando un qualsiasi contenuto su un sito internet, un social o un sito di intrattenimento video si può avere accesso a molti dei dati degli utenti che visualizzeranno il nostro contenuto. Oltre il numero di persone che ha guardato il video sì potrà sapere anche dove vivono, che lingua parlano, il dispositivo utilizzato, quanto utilizzano quel determinato sito e in molti casi anche alcuni dati anagrafici come età, nome, cognome e numero di telefono.

Negli ultimi anni ormai l’utilizzo dei dati per prendere decisioni è una cultura sempre più diffusa che sta portando alla personalizzazione di contenuti pubblicitari e alla creazione dei prodotti più richiesti nel mercato. Bisogna solo saper interpretare i dati nel modo giusto.