È sempre comodo partire da una chiara definizione: per tecnologia intendiamo il complesso delle macchine, degli strumenti, dei processi produttivi e delle conoscenze applicate di una società, in un determinato periodo; più semplicemente si può definire come qualsiasi applicazione scientifica alla produzione di beni o servizi.
Quando parliamo di innovazione
Quando parliamo di innovazione, quindi, intendiamo tutte quelle modifiche storiche che hanno portato a progredire, a differenziare o a semplificare la produzione. Non intendiamo ovviamente solo beni materiali. L’innovazione tecnologica abbraccia un mondo di conoscenze e di ambienti; anche l’invenzione della macchina da calcolo, il computer, servì per semplificare quello che era un lavoro lunghissimo, cioè calcolare e processare una quantità importante di dati nel minor tempo possibile.
Un compito molto spesso affidato alle donne che, in gruppi, venivano incaricate di effettuare calcoli per rinomati scienziati, matematici o astronomi, delle più importanti università.
Nel medioevo, le principali esigenze di calcolo erano perlopiù di natura astronomica, con un’applicazione di natura religiosa-spirituale, ma anche con applicazioni tecniche, come nel caso della navigazione in mare attraverso l’utilizzo dell’Astrolabio, tramite il quale è possibile localizzare o calcolare la posizione del Sole e le stelle, legata al giorno dell’anno e all’ora, per una data latitudine.
La tecnologia è strettamente legata alla scienza?
Per quanto la tecnologia sia strettamente legata alla scienza, l’innovazione potrebbe esserlo un po’ meno. Intendo dire che l’innovazione deriva più dall’esigenza della gente, dal voler avere risposte, strumenti o processi migliori e più rapidi di quelli che attualmente si hanno a disposizione. Un banalissimo esempio potrebbe essere l’attuale incremento delle connessioni mobili, passando dalla connessione di quarta generazione (4G) alla quinta generazione (5G); o per parlare di una innovazione più antica il passaggio dalla scrittura a mano alla stampa a caratteri mobili, un evento che, come probabilmente sapete, portò ad una migliore diffusione delle informazioni, che sfociò in una grande innovazione, non tecnologica, ma umanistica.
È curioso come il primo documento stampato fu proprio la Bibbia, andando così ad unire, romanticamente, l’innovazione della tecnica al peso della spiritualità. Attualmente la corsa all’innovazione sta portando nuovi vantaggi al mondo, aiutando molta gente nella vita quotidiana. Si potrebbe dire che, non avendo sviluppato strutture fisiche come ali, pellicce o artigli, siamo stati in grado di sviluppare la mente e l’inventiva per competere in natura.
