Evoluzione dell’intelligenza artificiale

Evoluzione

È una tecnologia che ormai viviamo in varie forme nel quotidiano, che abbraccia una vasta gamma di settori e che permette di agevolare il lavoro di molti. Ma come è nata questa idea? Quali sono state le basi che hanno portato alla creazione di programmi in grado di ragionare autonomamente?

Esempi rudimentali di intelligenze artificiali

Per quanto sia una concezione moderna, vi sono esempi rudimentali di intelligenze artificiali già a partire dal XVII secolo. Ne è un esempio il calcolatore di Blaise Pasca, una macchina capace di effettuare calcoli con un riporto automatico, tra il 1834 e il 1837 Charles Babbage progettò la sua “Macchina Analitica”, si potrebbe vedere come un rudimentale computer, un calcolatore che permetteva di eseguire compiti generici. Fu però nel 1936 che avvenne un grosso passo avanti verso questa disciplina. In quell’anno infatti venne redatto l’articolo di Alan Turing “On Computable Numbers, With An Application To The Entsheidungsproblem” con il quale gettò le basi per concetti quali la computabilità, la calcolabilità e soprattutto per quello che verrà ricordato come la sua più grande invenzione, la Macchina di Turing.

Dopo la fine della seconda guerra mondiale iniziò la produzione dei calcolatori, ma il nome di Intelligenza Artificiale gli fu dato da John McCarthy nel 1956 durante la conferenza di Dartmouth. Fu proprio in questo periodo che nacquero altre discipline affini, come la psicologia cognitiva, la cibernetica o la linguistica computazionale. E nello stesso periodo iniziarono a nascere i primi programmi informatici in grado di risolvere problemi, per quanto fossero programmi semplici che si basavano principalmente su giochi e puzzle, o programmi per dimostrazioni geometriche e matematiche.

L’idea della rete neurale

La tecnologia si evolveva, portando a riflettere su come poter emulare il sistema nervoso di un essere umano e applicarlo ad una macchia, nacque così l’idea della rete neurale. Pensata negli anni 50’ ma abbandonata dopo solo dieci anni di studio per poi essere ripresa negli anni 80’ con lo sviluppo di reti neurali non lineari. Dopo gli anni 90’ questa disciplina si è evoluta sempre di più, creando sistemi che sono stati in grado di confrontarsi con campioni internazionali di scacchi, o alla progettazione del Remote Agent sviluppato dalla NASA per gestire tutte le attività spaziali.

Giorno dopo giorno vengono sviluppate tecnologie sempre più innovative che portano alla creazione di sistemi estremamente complessi. Chissà quindi fin dove si potrà arrivare utilizzando le IA nel futuro.